
L'opera seconda del figlio d'arte
Jason Reitman, dopo il promettente
Thank You For Smoking, è
Juno, la storia di una sedicenne rimasta incinta e che decide, dopo qualche dubbio iniziale, di tenere il bambino per poi comunque affidarlo a quella che sembra la coppia perfetta. Giovani e belli, simpatici e intelligenti.
Le tematiche di
Juno sono importanti, la gravidanza di una ragazzina, l'aborto, l'affidamento, l'incapacità di vivere il proprio ruolo di adulti, il rapporto tra genitori, naturali e non, e figli.
Per parlarci di tutto questo
Reitman sceglie la commedia, molto più
Little Miss Sunshine che
Knocked Up (Molto Incinta), anche se richiami a entrambi le pellicole ce ne sono, affidandosi a una sceneggiatura ricchissima di spunti, battute e citazioni, dal collezionista di ossa a Dario Argento, riuscendo inoltre a inserire una colonna sonora accattivante e coinvolgente.
Il film non prende una posizione su argomenti in cui è troppo facile cadere sul piano soggettivo, non giudica, ci offre una visione, condivisibile o meno, di tutte le attualissime tematiche trattate.
E una scelta assolutamente vincente è quella di evitare le solite banali caratterizzazioni dei personaggi, evita i genitori "mostri", o un'opinione pubblica pronta a crocifiggere, come invece ci si attenderebbe in una piccola cittadina sperduta nel mezzo del Minnesota.
Ma ovviamente non tutto luccica nell'apparente felicità, quasi fiabesca, della situazione venutasi a creare; la coppia perfetta forse in effetti non è poi così perfetta, la sindrome da Peter Pan è sempre più tipica nella nostra società e il personaggio di
Jason Bateman ne è afflitto in maniera evidente, fino a mostrare un feeling ben maggiore con
Juno che non con la moglie.
Molto miele e molta furbizia diranno e avranno detto in tanti relativamente a
Juno. Miele forse ce n'è, ma scavando è anche abbastanza amaro, furbizia forse, ma
Reitman vince la sfida di far sorridere, e spesso ridere, parlando di attualità in modo semplice, evitando discorsi banali e creando una commedia deliziosa che più passa il tempo più si apprezza.
Tra i punti di forza del film, oltre la già citata ricchissima sceneggiatura di
Diablo Cody, oscar meritato, e la colonna sonora, c'è l'ottima interpretazione di
Ellen Page e il bel lavoro di tutti i comprimari, da
Michael Cera all'ottimo
J.K. Simmons, caratterista di gran livello e padre comprensivo di Juno. 9/10