giovedì 13 novembre 2008

iniziare bene la giornata


la prima canzone che si ascolta al mattino è fondamentale. sbagliarla significa irrimediabilmente rovinarsi la giornata. accendere la radio e sentirsi ad esempio l'ultimo singolo di Vasco Rossi o Ligabue potrebbe compromettere ogni speranza di impostare bene il vostro lavoro o il vostro studio. per cui bisogna riflettere con calma, selezionare la traccia, farla partire e smettere di pensare. oggi, come negli ultimi giorni ho scelto You're the reason I'm leaving dei Franz Ferdinand. that's definitely a good way to start

Friendly Fires - Friendly Fires


bene bene, un altro nuovo esordio nella scena indie inglese. come se non ce ne fossero già abbastanza. come se non apparisse un nuovo gruppo più o meno ogni 6 ore. e spesso gli esordi non valgono niente, o valgono il tempo di pochi ascolti e basta. i friendly fires non brillano di eccessiva originalità, frullano molte cose, i Bloc Party, Prince, i Talking Heads, forse anche i Franz Ferdiand. il problema è che di solito i frullati escono senza alcun sapore. come è per esempio il caso dei Klaxons. qui invece il sapore è decisamente invitante, i pezzi ottimi sono parecchi, da Paris a Jump in the pool a on board. l'atmosfera di già sentito è evidente, ma allo stesso tempo tutto funziona alla grande, convince e diverte. ottimo esordio. finalmente
7,5/10

mercoledì 12 novembre 2008

Miss Palin wants to go to Washington


Sarebbe un mio onore assistere e sostenere il nostro nuovo presidente e la nuova amministrazione, sono parole di Sarah Palin. La Palin, durante la campagna, non ha perso occasione per gettare fango su Obama e ha chiarito di non aver cambiato idea su di lui. E' infatti ancora convinta che abbia avuto rapporti con un "irriducibile terrorista" (William Ayers, che il presidente eletto conobbe negli anni 60 a Chicago, ndr) ma e' pronta a passarci sopra se il presidente la chiamera' a collaborare in materie come la sicurezza energetica o le attivita' a sostegno dei bambini con handicap.
(fonte larepubblica.it)
Intanto è sempre meglio precisare che Obama negli anni 60 era appena nato ed è ben difficile pensare che fosse consapevole di chi fosse questo Ayers.
E, un'altra cosa, probabilmente affidarsi a Sarah Palin non è propriamente un'idea brillante...

Il più fiero anticomunista


S.B. ha fatto della lotta al comunismo uno dei suoi cavalli di battaglia. Da sempre. Comunisti di qui, comunisti di là, immagino se li sognasse pure di notte, visto che non parlava d'altro. Adesso un pò ha smesso, anche se ogni tanto li ritira fuori. Forse le notti in cui dorme male e li sogna, ha anche necessità di nominarli. Citando gli arctic monkeys, son sempre stati il suo favourite worst nightmare. Comunque. Il punto è un altro. Putin, ex presidente della Russia, ex kgb, attuale primo ministro russo, diciamo che non è sinonimo di discontinuità con la storia dell'Unione Sovietica. In questi anni in Russia ci sono stati tantissimi giornalisti uccisi, giornali chiusi, elezioni quasi plebiscitarie, arresti tra gli oppositori. Non propriamente un segnale di democrazia. Ma vabbè. L'amicizia tra Putin e Berlusconi non è mai stata in discussione e adesso con Medvedev non cambia assolutamente nulla. Ovviamente. Peccato che S.B. si faccia promotore di democrazia, libertà e tante altre belle parole, per lui vuote. Peccato che in Russia ancora non sia possibile parlare di democrazia, libertà di stampa e di parola. E oggi altre belle dichiarazioni. "La Federazione russa è stata provocata", provocata "con il progetto di collocare i missili in Polonia e Repubblica Ceca, e con il riconoscimento del Kosovo così come con l'ipotesi di un ingresso di Ucraina e Georgia nella Nato". Sembra di sentir parlare un giornale filogovernativo russo. Comunque, il perchè Berlusconi appaia come il massimo alleato occidentale dei russi, lui il più fiero anticomunista tra i leader occidentali, rimane un mistero. O forse no.

The Burning Plain. Guillermo Arriaga


Non avevo eccessive aspettative dalla prima regia di Arriaga, più che altro curiosità, anche perchè Babel mi è piaciuto moltissimo, così come 21 grammi non mi ha detto assolutamente nulla. Certo qui non c'è Innarritu alla regia, e già questa è una notevole novità, ma gli ingredienti sono sempre gli stessi. Storie che si intrecciano molto abilmente, qui sono 3, fotografia molto diversa, a seconda dell'ambientazione, un evento catastrofico a far da collante al tutto e a far riconvergere tutti i personaggi. La sceneggiatura di Arriaga è il maggior punto di forza della pellicola, i personaggi, con tutti i loro problemi, paure, indecisioni e drammi del passato, sono caratterizzati bene e, nella scelta dei collegamenti tra le varie situazioni ci sono sicuramente meno forzature che in altre pellicole. Il discorso si fa inoltre più fluido e coinvolgente, anche perchè il film non è eccessivamente lungo. Brava la Theron, bene il resto del cast, diretto senza particolari eccessi da Arriaga.
7,5/10

martedì 11 novembre 2008

Fastidi cinematografici (2). La traduzione dei titoli


Quante volte capita di rimanere meravigliati di fronte all'assurdità della traduzione dei titoli italiani. Sopratutto confrontandoli con il titolo originale. Inizio qui una piccola lista di fantastiche schifezze. Che spero si possa allungare anche grazie ai suggerimenti che arriveranno.

The holiday - L'amore non va in vacanza.
come ridicolizzare un titolo
There will be blood -
Il petroliere.
come semplificare e banalizzare un titolo
Analyze This - Terapia e pallottole
Analyze That - Un boss sotto stress
Lost in translation - L'amore tradotto
questo bisogno di mettere sempre in mezzo l'amore..
Cassandra's dream - Sogni e delitti
abbiamo sempre il bisogno di semplificare tutto. ma gli italiani son scemi ?
Intolerable cruelty - Prima ti sposo, poi ti rovino
questa è una delle schifezze maggiori..
Leatherheads - In amore niente regole
ancora sto bisogno d'amore..
Entre les murs - La classe
sempre per banalizzare..
Home alone - Mamma ho perso l'aereo
anche qui c'era il bisogno di un titolo stupido..
The burning plain - Il confine della solitudine
dalla pianura che brucia al confine della solitudine.. ma perchè ?
Walk the line - Quando l'amore brucia l'anima
ancora amore.. ma si incassa solo così ?
Bend it like Beckham - Sognando Beckham
solita banalizzazione..
The Curse of the Golden Flower - La città proibita
la maledizione del fiore d'oro diventa un titolo italiano banalissimo
Dead poets society - L'attimo fuggente
titolo italiano non brutto.. ma si perde comunque molto..
Vertigo - La donna che visse due volte
anche in passato...
.. e the top of the tops
The eternal sunshine of the spotless mind - Se mi lasci ti cancello
L'eterna luce di una mente immacolata diventa in italiano qualcosa di abominevole, sicuramente per cercare più spettatori. ma l'effetto non può che essere contrario.. Che schifo!

E comunque ne seguiranno altri..

fastidi cinematografici


al cinema si sa possono entrare tutti. gli unici divieti riguardano i minori quando un film è vietato. per il resto non c'è alcuna possibilità di selezione. e tu non hai neppure alcun potere sulla scelta di chi trovare vicino, può capitarti chiunque. purtroppo. spesso capita che chi si siede vicino a te sia una persona tranquilla, scambia ogni tanto qualche frase, cerca di farlo sottovoce, non disturba e mai si sognerebbe di farlo. ma sempre più spesso ti capita vicino quello che parla, ininterrottamente, che sente l'impellente bisogno di commentare, immediatamente, qualunque cosa succeda sullo schermo. perchè viene da chiedersi. perchè non te ne sei rimasto a casa ? non avevi altro di meglio da fare ? se vuoi parlare perchè non rimani fuori, perchè non vai da un'altra parte ? proprio al cinema devi andare ? come si può avere pazienza con certa gente ? ma poi, dico, non puoi aspettare che il film finisca per parlare ? cambia qualcosa ? hai così tanta fretta ? vabbè fine delle lamentele, ma certe volte sono inevitabili..

domenica 9 novembre 2008

Si può fare. Giulio Manfredonia


1983. La legge Basaglia era entrata da poco in vigore quando un sindacalista viene nominato direttore di una cooperativa nella quale lavorano numerose persone affette da vari tipi di handicap mentali. Dopo le titubanze iniziali, la cooperativa si specializza nell'installazione di parquet. Ovviamente il perscorso non sarà semplice, sorgeranno numerosi problemi, però l'esperienza sarà positiva per tutti. Dal sindacalista, ai malati, fino ai medici. La storia è piuttosto semplice e si sviluppa in modo chiaramente prevedibile e abbastanza schematico. Inoltre la caratterizzazione dei personaggi è piuttosto debole e alcune situazioni sono poco approfondite. Ciò non toglie che il film sia decisamente piacevole da seguire, diverta e faccia anche rilfettere in modo intelligente sul tema della chiusura dei manicomi e dell'abuso dei farmaci per tenere tranquilli i "matti". Convince decisamente più la prima parte, meglio sviluppata e più incisiva, nella seconda invece si tende troppo a cercare una facile emozione e si eccede un pò con la lunghezza. Buono il cast, Colangeli su tutti, molto buona la direzione degli attori di Manfredonia.
6,5/10