
Mancano due settimane alle elezioni più scontate che si ricordino da molti anni a questa parte. Tutti i sondaggi per le Europee 2009 indicano che il Pdl vincerà, e lo farà di gran lunga, la contesa elettorale, annichilendo tutto e tutti. Non è mia intenzione stare qui a concentrarmi su quelli che siano i motivi di questa sicura vittoria, sono dati di fatto che l'attuale Premier sia una figura profondamente amata in Italia e che gli italiani si fidino ciecamente di lui. Dato che io però non voto per quella parte politica, nè Pdl, nè Lega, nè naturalmente Udc, devo ogni volta trovare il simbolo da scegliere tra quelli proposti dalla forze di opposizione allo strapotere BerlusconBossianVaticano. Per chi infatti vuole un'Italia multietnica, laica, dove i diritti civili esistano e siano rispettati, è un pò complesso pensare di poter scegliere la pseudodestra italica. Comunque, per una volta, ho deciso, di non pensare a voti utili e stronzate simili ma di valutare le posizioni dei partiti su una serie di temi, quindi i temi che più mi interessano e che sarei felice se i partiti perseguissero nella loro attività, una volta eletti. Anche perchè siamo di fronte a un'elezione Europea, non dobbiamo scegliere chi ci governerà a Roma, anche se molti sembra che non l'abbiano capito. Io al centro della mia attenzione metterei Europa, diritti civili e ricerca. Europa, la mia posizione è piuttosto semplice, fondamentalmente utopica. Io sono assolutamente a favore degli Stati Uniti d'Europa, uno Stato federale, che persegua una politica comune, non 27 o più politiche diverse. Ed è questo inevitabile in un mondo dove ci sono delle grandissime potenze come gli Usa, l'India e la Cina. L'unico modo per continuare ad avere una propria voce in questo mondo è creare una vera nazione forte e, sopratutto, unita. E, senza dubbio alcuno, allargando l'Europa in due direzioni, Turchia e Israele.
Diritti civili, coppie di fatto, matrimoni gay sono in Italia argomenti tabù. Nonostante siamo rimasti in Occidente l'unico baluardo della resistenza VatiTaliban nei confronti della pari dignità delle persone, poche voci si alzano a favore di un sacrosanto riconoscimento all'uguaglianza delle persone. Per non parlare del fatto che in Italia esistano delle leggi abominevoli, come la legge 40, che giustamente fu oggetto di referendum abrogativo, fatto fallire dall'ipocrisia della pseudodestra e dal poco coinvolgimento dell'altra parte o l'impossibilità di fare delle leggi necessarie e umane come quelle sul testamento biologico o l'eutanasia.
Di conseguenza la ricerca diventa un qualcosa di poco rilevante e l'Italia è in fondo in tutte le classifiche relative a quanto si investe per la ricerca, la scuola pubblica e l'università.
Naturalmente, in una nazione così poco interessata alla modernità e bloccata nel conservatorismo partitocratico, che nega persino la possibilità a noi elettori di scegliere chi dovrà rappresentarci, le voci che più di tutte sono attente a questi aspetti pericolosi sono messe a tacere. Solo coraggiose lotte non violente, portate avanti da migliaia di persone, e l'attenzione del Presidente della Repubblica hanno fatto si che anche i Radicali potessero comunicare agli italiani di essere presenti a queste elezioni europee.
Quali potrebbero essere le alternative ? Il PD, il partito che finora è stato completamente incapace di proporre qualsiasi rinnovamento ? Il PD che, nonostante si presenti come una preziosa novità, e su questo sono assolutamente convinto, non riesce a proporre nulla di veramente innovativo, mantenendo al proprio interno personaggi come Rutelli o Paola Binetti, personaggi perfetti per uno Stato etico, certo non laico. L'IDV ? Impossibile non essere d'accordo con le battaglie per la legalità di Di Pietro e co., impossibile non essere d'accordo con le posizioni antiPremier espresse dal partito, peccato che però manchino le proposte, sopratutto proposte che potrebbero dimostrare che l'IDV sia non solo un partito antiBerlusconi ma anche un partito dell'area progressista italiana. Non mi soffermo su Rifondazione+Pdci, la riproposizione della falce e del martello, l'incapacità di capire che il muro a Berlino è finalmente caduto e che nel calendario c'è scritto 2009, mi porta a non prenderli neanche lontanamente in considerazione. Più interesse c'è, è innegabile, per Sinistra e Libertà. Vendola ha finalmente capito che è inutile continuare a ostinarsi a vivere nel passato, è uscito fuori dalla lotta dura e pura, senza se e senza ma, dalla ridicolaggine di Rifondazione del 2009. Peccato che si sia attorniato da loschi figuri come i Socialisti o i Verdi. Ma Vendola è in gamba, è attento alla società del 2009, può crescere e può essere la vera, e forse unica sinistra del PD. Ma in queste elezioni non convince fino in fondo. Cosa rimane ? Rimangono le lotte dei Radicali, di Marco Cappato, Emma Bonino, Marco Pannella, Rita Bernardini, Maria Antonietta Coscioni. Le lotte di un partito che, nonostante le molteplici difficoltà e i pochissimi spazi a disposizione, continua a battersi perchè l'Italia sia uno stato laico e non etico, perchè l'Europa sia una nazione e non un aggregato di patrie litigiose, perchè la scuola sia pubblica e perchè ciascuno possa essere veramente libero di vivere e morire come gli pare. Per questo il 6 e il 7 giugno penso che la soluzione migliore sia votare Radicale, perchè i Radicali sono questa volta, più di sempre, la voce più scomoda e libera della politica italiana.