mercoledì 5 novembre 2008

Le scaphandre et le papillon. Lo scafandro e la farfalla. Julian Schnabel


La vera storia di Jean Dominique Bauby, colpito da ictus nel dicembre del 1995. Al momento del suo risveglio Bauby, direttore della rivista Elle, scopre di poter muovere soltanto una palpebra, quella sinistra. Nonostante questa situazione Bauby non si arrende e riuscirà a dettare i suoi pensieri, che diventeranno un libro. La prima parte del film è un'esperienza angosciante, noi vediamo quello che succede attraverso l'occhio del protagonista, sentiamo i suoi pensieri, Schnabel sceglie quindi di di farci entrare nella stessa situazione in cui si trovava Bauby al risveglio dal suo incidente. Successivamente cambia la prospettiva, ci fa anche vedere Bauby, non più attraverso Bauby, utilizzando anche numerosi flashback per presentarci il personaggio e la sua vita, citando anche più o meno velatamente altre pellicole del passato, per esempio Singin' in the rain o i 400 colpi. Se la prima parte della pellicola è quasi insostenibile, per l'atroce situazione in cui si trova e per la fantastica abilità di Schnabel nel presentarcela, la seconda è più "semplice", quasi liberatoria, ma non certo meno efficace. Grandissimo poi è Schnabel nell'evitare accuratamente qualsiasi traccia di patetismo e nell'evitare qualunque facile commozione. Meraviglioso il cast, eccelsa la regia di Schnabel. Uno spettacolo incredibile per gli occhi e per la mente, un film pazzesco, un'emozione assoluta.
10/10

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